Mantharā: è poi così cattiva?

Un’importante personaggio del Rāmāyaṇa è Mantharā, la famosa serva gobba di Kaikeyī, la moglie giovane del vecchio re Dasharatha, padre di Rama. Mantharā è importante nella trama del Rāmāyaṇa, perché è lei che convince la regina Kaikeyī a costringere il re Daśaratha a mandare Rāma (l’eroe dell’opera, incarnazione di Viṣṇu) — il primogenito di Daśaratha, avuto da un’altra moglie, Kausalyā — in esilio nella foresta per 14 anni, e consacrare re suo figlio, Bharata (fratellastro di Rāma e anch’egli, a dirla tutta, incarnazione di Viṣṇu). Continua a leggere

Dal Mahābhārata: l’episodio della maledizione di Pāṇḍu

L’episodio della maledizione del cervo a Pāṇḍu ci racconta il motivo dell’impossibilità di Pāṇḍu di avere figli, fatto narrativamente cruciale perché è alla base dell’origine divina, da parte di padre, dei “figli” di Pāṇḍu, i cinque Pāṇḍava protagnisti del Mahābhārata.

Da notare in questo passo, oltre al ritmo incalzante del dialogo fra Pāṇḍu e il cervo morente, e all’atmosfera mitologica, sono: Continua a leggere

Il passaggio dai bhāva ai rasa in Bharata: uno sguardo alla teoria dei guṇa o “qualità”

Secondo Bharata esistono otto sthāyibhāva o “emozioni di base condivise da tutti gli esseri umani”, i.e. 1) rati “passione d’amore”, 2) hāsa “ilarità”, 3) śoka “dolore”, 4) krodha “ira”, 5) utsāha “forza morale”, 6) bhaya “paura”, 7) jugupsā “disgusto” e 8) vismaya “stupore”, emozioni di base che sono in un certo senso la materia prima di ogni performance teatrale (e della nostra stessa esistenza). Continua a leggere

Mahābhārata: I Pandava e i Kaurava, cugini come esattamente?

Per farsi un’idea di cosa sia il Mahabharata, oltre e più che pensare all’epica (per esempio all’Iliade, all’Odissea o all’Eneide) bisogna anche immaginare una specie di immensa enciclopedia di tutti i possibili comportamenti umani presentati in infinite storie, enciclopedia scritta in un sanscrito semplice ma mai banale nell’arco di svariati secoli fra il II a.C. e il II d.C. con parecchie aggiunte e rimaneggiamenti successivi. Continua a leggere

Sanscrito fra incanto, linguistica e cultura

Da un lato, studiando sanscrito, ci si ritrova incantati a sentire, come fosse la prima volta dopo un infinito silenzio, l’effetto fisico del suono di ogni lettera che si pronuncia.

D’altro lato s’impara, di ogni lettera, ogni suo aspetto: la purezza labiale di una u e quella palatale di una i, lo schiocco nella gola di una k e nelle labbra di una p, e la chiusura più macchinosa, sul palato, di una c e, sugli alveoli dentali, di una t; il vento sordo di una s e la dolce profondità gutturale di una h.

Quando poi si rileggono, in qualunque lingua, versi da sempre amati, si percepisce con maggiore chiarezza, e incanto, il tappeto di suoni che il poeta ha saputo intessere per dispiegare le sue immagini. Continua a leggere

Corso di sanscrito a Milano: si parte a novembre!

Forse qualcuno si sarà detto: “Hei! Ma non doveva partire ad ottobre il corso di sanscrito per principianti aperto a tutti, a Milano?” In effetti ho avuto qualche difficoltà a trovare una sede adeguata: ma per fortuna ora abbiamo chi ci ospiterà (evviva!), ovvero l’Atelier Fantasia ubicato in Viale Umbria 36 20137 a Milano (filobus 90/91/92; tram 16; metro Lodi, linea gialla): quindi sono pronto a partire, anzi, non vedo l’ora! Continua a leggere

Le 64 arti del kAmasUtra

La fama di libro pseudo-pornografico che avvolge il kAmasUtra e che, in definitiva, lo ha reso tanto famoso in Occidente (almeno il titolo), è in verità ben poco fondata. L’intento complessivo del kAmasUtra, secondo quanto viene esplicitamente dichiarato all’inizio dell’opera, è quello di riassumere le conoscenze principali che la riflessione sulla dimensione edonistico-erotica dell’esistenza umana, perseguita sin da tempo immemorabile, aveva messo in luce. Continua a leggere

Inno al Signore supremo

1. O signore dell’universo, o signore dell’intelligenza, o signore dell’esistenza, o sovrano, o signore supremo, o superiore al superiore, o puro, o padre, o salvatore delle genti! Salva chi è afflitto, spezzato, caduto, senza più forza né intelligenza!

2. Salva chi è privo di qualità e devastato, chi è incapace a esserti devoto, chi ha perso l’amore per te, per te protettore, per te donatore! O salvatore delle genti, salva l’afflitto, avvolto dalla stupidità e dalla passione! Continua a leggere

L’inizio e la conclusione dell’eros: dal Kamasutra

L’inizio e la conclusione dell’eros.

L’uomo raffinato, insieme ai suoi amici e ai servitori, [giunto] a casa sua, ben preparata per essere una residenza d’amore, carica d’incensi profumati e tutta cosparsa di fiori, può approcciare la donna, profumata e agghindata e che avrà già bevuto adeguatamente, con parole carine e facendola bere ancora un po’.

Si sieda alla sua sinistra e indugi sui suoi capelli, o sul bordo della veste, o sul nodo che la tiene chiusa. Per stimolare la passione, col braccio sinistro l’abbracci delicatamente. Continua a leggere

Corso di sanscrito a Milano 2019-2020

Sono aperte le iscrizioni al corso di sanscrito a Milano aperto a tutti.
Nessuna conoscenza specifica richiesta: tutti i concetti grammaticali vengono spiegati a partire da zero.
Durata: 3 Moduli da 20 ore da Novembre a Giugno in incontri settimanali da due ore l’uno.
(Il corso completo si svolge nell’arco di tre anni, ognuno con tre moduli da 20 ore l’uno)
Costo: a partire da 200 Euro per modulo da 20 ore (10Euro/h)
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