Archivi tag: Upanishad

Pre-buddista o post-buddista?

Tutti (mi sembrerebbe strano il contrario) concordano sul fatto che il Buddha sia il primo “punto fermo” nella storia del pensiero indiano, nel senso che al Buddha si può assegnare una data sostanzialmente certa (V a.C.) mentre al Veda in generale, e alle upaniṣad in particolare (che sono la porzione più “filosofica” del Veda) no. Continua a leggere

Sull’importanza della pronuncia

Sāmaveda, Chāndogyopaniṣad, II, 22, 3-5 (ca VII a.C.)
3. Tutte le vocali sono collegate a Indra [re degli dei]; le sibilanti e i modificatori vocalici [ḥ, ṃ] sono collegati a Prajāpati [dio creatore]; tutte le consonanti sono collegate a Mṛtyu [dio della morte]. Se qualcuno dovesse riprendere il cantore riguardo alle vocali, questo gli deve dire: “Mi sono rifugiato in Indra: lui ti sgriderà”. Continua a leggere

“L’interno sostenitore” Bṛhadāraṇyakopaniṣad, III, VII, 3-26

(Uddālaka Āruṇi dice a Yājñavalkya)
2. (…) “O Yājñavalkya! Parlaci dell’interno sostenitore”
(Yājñavalkya risponde)
3. “Colui che stando nella terra è diverso dalla terra, che la terra non conosce, di cui la
terra è il corpo, che, interno, controlla la terra: è lui il tuo ātman, l’interno sostenitore, immortale.” Continua a leggere

La teoria dei graha e degli atigraha

In un famoso passo della bRhadAraNyakopaniSad (3,2.2-9, citato in fondo al post), yAjJavAlkya viene interrogato “secco” (da un tal jAratkArava ArtabhAga) sui graha e sugli atigraha.
Nel rispondere, il grande sacerdote vedico dice che i graha sono otto: il prANa, che qui pare significare l’inspirare, vAc, la voce, jihvA, la lingua, cakSus, l’occhio, zrotra, l’orecchio, manas, la mente/cuore, hastau, le due mani e tvac, la pelle. Continua a leggere