Sull’importanza della pronuncia

Sāmaveda, Chāndogyopaniṣad, II, 22, 3-5 (ca VII a.C.)
3. Tutte le vocali sono collegate a Indra [re degli dei]; le sibilanti e i modificatori vocalici [ḥ, ṃ] sono collegati a Prajāpati [dio creatore]; tutte le consonanti sono collegate a Mṛtyu [dio della morte]. Se qualcuno dovesse riprendere il cantore riguardo alle vocali, questo gli deve dire: “Mi sono rifugiato in Indra: lui ti sgriderà”.
4. Se qualcuno dovesse riprenderlo riguardo alle sibilanti, gli deve dire: “Mi sono rifugiato in Prajāpati: lui ti schiaccerà”. Se qualcuno dovesse riprenderlo riguardo alle consonanti, gli deve dire: “Mi sono rifugiato in Mṛtyu: lui ti brucerà”.
5. Tutte le vocali vanno pronunciate sonoramente, con forza, pensando: “Do forza a Indra!”; tutte le sibilanti vanno pronunciate senza mangiarsele, senza saltarle, in modo che siano ben percepibili, pensando: “Mi consegno a Prajāpati!”; tutte le consonanti vanno pronunciate velocemente, senza indugiarci, pensando: “Mi sottraggo a Mṛtyu!”

Di seguito il testo in originale:
sarve svarā indrasyātmānaḥ | sarva ūṣmāṇaḥ prajāpater ātmānaḥ | sarve sparśā mṛtyor ātmānaḥ | taṃ yadi svareṣūpālabheta | indraṃ śaraṇaṃ prapanno ‘bhūvaṃ sa tvā prati vakṣyatīty enaṃ brūyāt || 2,22.3 ||
atha yady enam ūṣmāsūpālabheta | prajāpatiṃ śaraṇaṃ prapanno ‘bhūvaṃ sa tvā prati pekṣyatīty enaṃ brūyāt | atha yady enaṃ sparśeṣūpālabheta | mṛtyuṃ śaraṇaṃ prapanno ‘bhūvaṃ sa tvā prati dhakṣyatīty enaṃ brūyāt || 2,22.4 ||
sarve svarā ghoṣavanto balavanto vaktavyā indre balaṃ dadānīti | sarva ūṣmāṇo ‘grastā anirastā vivṛtā vaktavyāḥ prajāpater ātmānaṃ paridadānīti | sarve sparśā leśenānabhinihitā vaktavyā mṛtyor ātmānaṃ pariharāṇīti || 2,22.5 ||

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