Se c’è un protagonista del Mahābhārata esso è certamente Arjuna. Coinvolto in centinaia di episodi, uno dei quali è la famosa Bhagavadgītā, Arjuna è di gran lunga il Pāṇḍava più importante da un punto di vista militare Continua a leggere
Archivi autore: Giulio Geymonat
Yuddhiṣṭhira e Duryodhana: i due re
Fra i personaggi principali del Mahābhārata spiccano per la loro importanza, anche in termini di apparizioni, costanti e frequenti dall’inizio alla fine dell’opera, Yuddhiṣṭhira e Duryodhana, che sono i due possibili eredi al trono. Continua a leggere
Personaggi del Mahābhārata: Vyāsa e Satyavatī
E’ molto difficile trovare una definizione adeguata del Mahābhārata, e del resto esso costituisce, in particolare per la sua sconfinata vastità (circa 100000 versi), un unicum nella letteratura mondiale: un po’ poema epico, dato che vi si narrano le gesta eroiche di grandi guerrieri, Continua a leggere
L'”ideologia” della Bhagavadgītā
La Bhagavadgītā fa parte del Mahābhārata (risalente ai primi secoli d. C.), immenso poema (più di 100000 versi) che narra l’epopea di una famiglia reale, i Bhārata (tutti discendenti da un mitico re Bharata), che per una diatriba fra due ali di cugini, i Kaurava e i Pāṇḍava, finisce per sterminarsi a vicenda in una sanguinosa guerra che coinvolge tutti i regni e i popoli dell’India.
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Le infinite battaglie del rAmAyaNa e del mahAbhArata
E’ evidente che esista una relazione profonda fra il rAmAyaNa (rAma.) e il mahAbhArata (mahA.) nel senso che il primo è stato scritto avendo ben presente l'”opera” che il secondo è, e in più di un modo ad esso risponde.
Ne sono esempi evidenti il culto di rAma-viSNu nel rAmA. e quello di kRSNa-ziva nel mahA.,
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“L’interno sostenitore” Bṛhadāraṇyakopaniṣad, III, VII, 3-26
(Uddālaka Āruṇi dice a Yājñavalkya)
2. (…) “O Yājñavalkya! Parlaci dell’interno sostenitore”
(Yājñavalkya risponde)
3. “Colui che stando nella terra è diverso dalla terra, che la terra non conosce, di cui la
terra è il corpo, che, interno, controlla la terra: è lui il tuo ātman, l’interno sostenitore, immortale.” Continua a leggere
La fase antichissima: ricchezza e misteri
Quando guardiamo al sub-continente Indiano nella sua fase proto-storica, e in particolare al periodo che va dal III millennio a.C. alla prima metà del I millennio a.C., siamo colpiti sia dalla ricchezza e abbondanza dei prodotti culturali (tangibili e intangibili) a noi giunti, sia dall’esistenza di questioni, di cruciale importanza, ancora sostanzialmente irrisolte. Continua a leggere
7 incontri a Torino su sanscrito, letteratura e pensiero
Incoraggiato dal rilassamento delle norme anti-covid e desideroso io stesso di interagire con un uditorio in carne ed ossa, ho intenzione di organizzare, dopo Pasqua, fra aprile e l’inizio di giugno, a Torino in via Baretti 3, 7 incontri settimanali (dalle 18,30 alle 20,30) dedicati, con taglio divulgativo, al sanscrito, ognuno su argomenti diversi. Continua a leggere
La teoria dei graha e degli atigraha
In un famoso passo della bRhadAraNyakopaniSad (3,2.2-9, citato in fondo al post), yAjJavAlkya viene interrogato “secco” (da un tal jAratkArava ArtabhAga) sui graha e sugli atigraha.
Nel rispondere, il grande sacerdote vedico dice che i graha sono otto: il prANa, che qui pare significare l’inspirare, vAc, la voce, jihvA, la lingua, cakSus, l’occhio, zrotra, l’orecchio, manas, la mente/cuore, hastau, le due mani e tvac, la pelle. Continua a leggere
Le ragioni del diniego: dal Kāmasūtra
In un interessante passo (5.1.17-5.1.42) del Kāmasūtra di Vātsyāyana, il famoso testo sull’Eros dell’India antica (ca III d.C), l’autore elenca tutti i motivi per cui una donna, pur desiderata, può rifiutare di concedersi. L’elenco è molto eterogeneo, includendo perlopiù motivazioni personali di lei, Continua a leggere